sabato 10 marzo 2018

Una delle serate più nere della nostra storia!!! Il palo di Immobile riecheggerà nell'eternità.

Al termine del 95° minuto della sfida Lazio-Dynamo Kyiv non c'è stato un laziale a non aver pensato che questa è la storia della nostra squadra. Come la tradizione insegna, la prima squadra della capitale non è mai stata una squadra fortunata, anzi, ma quanto successo giovedì ha del comico e del drammatico mescolato ferocemente nello stesso grande pentolone. Raramente un tifoso può assistere ad una partita in cui si va sotto, si rimonta, si viene rimontati con l'euro goal di un calciatore entrato dalla panchina, nello specifico riserva di una normale squadra ucraina, e si coglie il palo a portiere battuto all'ultimo secondo; beh noi laziali possiamo dire di aver visto anche questo. Sinceramente non so cosa mi ha fatto più male giovedì, se il palo di Immobile o il gol di Moraes, probabilmente chi va per la maggiore sceglierebbe la prima opzione, mentre chi ha quel particolare gusto nell'andare contro-tendenza opterebbe per la seconda. Forse questa volta io cado nella seconda fascia perché a mio avviso la Lazio era in pieno controllo del match sul 2-1 e non vedevo alcuna possibilità di rete per gli ospiti se non proprio con un tiro dai 180 metri, che puntualmente ed immancabilmente è arrivato. In questa occasione bisogna fare una piccola critica ad Inzaghi, ovvero il fatto che ancora una volta ha fatto affidamento su Wallace, un calciatore in clamorosa involuzione e non più meritevole di una maglia da titolare in alcuna competizione. Probabilmente anche l'ingresso di Nani sul 2-2 invece che di Luis Alberto non è stata proprio una mossa geniale dato che il portoghese sembra la controfigura svogliata del grande campione il quale è stato. Per il resto la critica generale si è scatenata contro il primo tempo biancoceleste giocato con sufficienza e senza quella voglia di spaccare il mondo che ha contraddistinto la prima parte di stagione tanto che nei primi 45 minuti restano da segnalare solo la girata di Anderson sull'esterno della rete ed il salvataggio clamoroso di Burda sul cross di Lukaku indirizzato ad Immobile. Di conseguenza succede tutto nella ripresa con il gol di tacco al 51° di Tsygankov, lasciato colpevolmente solo all'interno dell'area piccola, neanche a dirlo, da Wallace. La doccia fredda scuote la Lazio e tra il 52° ed il 64° gli uomini di Inzaghi si portano sul 2-1 con due gol perfettamente simmetrici di Immobile e di Felipe Anderson, il primo segnato dal napoletano con il destro ed il secondo dal brasiliano con il sinistro. Neanche 5 minuti e Strakosha è chiamato al primo intervento della sua partita, salvando sull'imbucata di Pivaric alle spalle del solito disattento Wallace. Per proteggere il risultato Inzaghi inserisce Patric e Parolo al posto di Basta e di un acciaccato Murgia e l'idea del mister stava anche riuscendo perfettamente con gli ospiti palesemente incapaci di costruire gioco. Tuttavia come nei migliori kolossal del cinema horror arriva il colpo a sorpresa di Junior Moraes che con un tiro dai 30 metri sorprende Strakosha e pareggia la partita. Inzaghi non ci sta e così inserisce anche Nani, organizzandosi con il tridente Nani-Immobile-Anderson senza però riuscire a colpire nel segno. Quando la partita sembra finita Immobile scucchiaia perfettamente su una sponda di Milinkovic, centrando il palo alla sinistra di Boyko, il quale esulta come se avesse vinto la Champion's League. A partita finita rimane tempo per l'espulsione di Garmash furioso con l'arbitro per aver allungato di un minuto il recupero della partita, il giocatore della dinamo salterà la gara di ritorno. I biancocelesti sono chiamati all'impresa in qyuel di Kiev ove non basterà un pareggio, a meno che esso non avvenga almeno con il risultato di 3-3, per accedere direttamente ai quarti di finale di Europa League.







Nessun commento:

Posta un commento