sabato 17 marzo 2018

Cinque anni dopo la Lazio è ai quarti di finale di Europa League!!! Leiva e De Vrij stendono la Dynamo.

Sono passati 5 anni da quel 2013 indimenticabile, sia nel bene sia nel male, che ci vide affrontare il Fenerbahce ai quarti di finale di Europa League (il mio blog già era attivo all'epoca e qui vi reindirizzo ai post di quella settimana maledetta: Gara di Andata Fenerbahce-Lazio - Gara di ritorno Lazio-Fenerbahce) e raggiungere il massimo picco europeo della gestione Lotito. Questa volta ad attenderci non ci sarà più una squadra turca, bensì un'austriaca, nella fattispecie il Salisburgo, assoldato ormai nel gruppo Redbull e molto distante da quella compagine che ci superò due volte di misura nella prima Europa League della nuova gestione, quella targata Ballardini. I sorteggi sono stati "positivi", non voglio azzardare benevoli essendo fortemente scaramantico, in quanto ci hanno permesso di evitare due top come Arsenal e Atletico ed ottime squadre come Lipsia e Marsiglia. Comunque prima di proiettarmi al futuro imminente, voglio pensare al meraviglioso presente che ci ha visto eliminare la Dinamo Kiev con una facilità disarmante, che solo la settimana scorsa aveva strappato un pareggio all'Olimpico, sintomo delle grandi doti tecniche della squadra di Mister Inzaghi, che nell'esultanza ci ha rimesso un'anca. L'assenza di Milinkovic non ha pesato minimamente sulla prova biancoceleste in cui si sono distinti su tutti Felipe Anderson, Lucas Leiva, Luiz Felipe e dietro di loro Lulic, Alberto e Parolo. Il brasiliano veramente in forma strabiliante, anche senza favorire assist o gol, ha messo più volte i compagni in condizione di segnare e ha quasi sempre saltato l'uomo, offrendo anche numeri di alta scuola quali sombreri e altre giocate di vario genere. I gol, arrivati per mano di Leiva e De Vrij, potevano essere molti più di 2 se Immobile fosse stato in una delle sue serate migliori e Patric non si fosse divorato l'ennesimo gol clamoroso da quando è in Italia. Per l'appunto al 22° è Leiva a portare la Lazio avanti con una spizzata di testa su corner di Luis Albero ed ad indirizzare il match su uno specifico binario, cosa che non era riuscita a Ciro il Grande in precedenza, vicino al gol in due occasioni. Tra il 38° ed il 40° è sempre Immobile a sfiorare il gol del raddoppio, prima incespicando sul pallone e poi non riuscendo ad imprimere la giusta forza al tiro respinto da Boyko, inoltre bisogna sottolineare che in entrambe le situazione è stato Felipe Anderson ad assistere il centravanti laziale. I padroni di casa non sono sembrati in grado di arginare il gioco degli ospiti e si sono resi pericolosi nel primo tempo soltanto con un tiro terminato di molto sopra la traversa difesa da Strakosha. Nella ripresa il dominio ospite si concretizza maggiormente grazie all'enorme qualità a centrocampo degli uomini di Inzaghi, la quale gli permette di essere pericolosi praticamente ogni volta entrino in controllo del pallone. Il 50° è uno dei momenti chiave della partita, il momento in cui Patric riesce a divorarsi un gol già fatto, impossibile da sbagliare, facendo aumentare le palpitazioni di mezza Roma. Successivamente è Alberto a sfiorare il gol direttamente da calcio di punizione, ma la sua battuta sfiora l'incrocio dei pali. La Lazio riesce a sfondare sulle fasce con la stessa facilità di penetrazione di una lama affilata nel burro caldo e così Inzaghi ritiene opportuno inserire anche Lukaku e Marusic al posto di Lulic e Patric. Gli ospiti continuano a macinare gioco, ma in quell'attimo che abbassano la guarda Gonzalez con una giocata da prestigiatore rischia di spedirli all'inferno con una botta dai 16 metri terminata sul fondo. Nonostante il risultato non sia al sicuro il tempo scorre inesorabile verso il termine e così Inzaghi decide che è il momento di inserire Caicedo al posto di Immobile per giocare di sponda e mantenere il possesso palla, una mossa astuta, ma quasi inutile perché, come se fosse un santino, non appena l'ecuadoregno entra in campo, Stefan De Vrij devia in gol una sponda di Luiz Felipe, sigillando il risultato sullo 0 a 2. La partita è ormai compromessa per gli ucraini i quali comunque vanno vicini al gol con la punizione dalla distanza di Tsygankov in assoluto il migliore dei suoi nel doppio confronto. Coscienti dei nostri mezzi dovuti a questa importante vittoria, dobbiamo assolutamente concentrarci sulla competizione europea che a mio avviso deve diventare il nostro obiettivo principale, ma allo stesso tempo non dobbiamo adagiarci sugli allori e sapere che nel torneo ci sono squadre sulla carta più forti noi da affrontare con umiltà e spirito di squadra.

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