domenica 14 gennaio 2018

*Speciale*: Anche il 2017 è andato tra gioie e dolori!!! Che il 2018 sia portatore solo di emozioni e brividi forti.

Da dove posso cominciare per raccontare uno dei più begli anni di Lazio da quando ho la possibilità di ricordarlo. Potrei cominciare parlando del miracolo Inzaghi, della clamorosa partenza di questa stagione oppure dello straordinario tandem di attacco Keita-Immobile o ancora potrei raccontare della triste finale persa dopo un cammino super in Coppa Italia o della miracolosa e libidica vittoria in Supercoppa Italiana. Per fare le cose per bene, ho deciso di andare con ordine.
La Lazio si presenta al 2017 con 34 punti in classifica alle spalle di Juventus, Roma, Napoli e Milan in piena lotta per un posto in Europa, ed a metà Gennaio elimina l'Inter nei quarti di finale di Coppa Italia, raggiungendo le semifinali ove incontrerà la Roma del capocannoniere Edin Dzeko. Nonostante i tanti dubbi di inizio stagione dovuti alle dimissioni di Bielsa, la Lazio vola grazie ad un mister capace e abile nello sfruttare a pieno il potenziale di tutti i giocatore della sua rosa, ovvero Simone Inzaghi. Messo da parte l'oggetto misterioso Alberto, centellinato l'utilizzo dei nuovi Lukaku e Bastos e con titolarissimi i nuovi Wallace ed Immobile, Inzaghi comincia a modificare il consueto 4-3-3 laziale del precedente Pioli dando forma ad un'invidiabile 3-5-2 che da Marzo in poi diventerà il modulo principale, utilizzato soprattutto nelle partite di cartello. In questo modo la Lazio conquista la finale di Coppa Italia, battendo la Roma nel doppio confronto, e si assicura l'accesso diretto all'Europa League 2017-2018 con almeno 4 giornate di anticipo, inoltre il nuovo tandem di attacco diventa la coppa più prolifica della storia laziale con 39 gol segnati, 23 di Immobile, record assoluto per lui in Serie A, e 16 di Keita. Per coronare una stagione ottima la Lazio dovrebbe ottenere il successo in Coppa Italia, ma purtroppo per la quarta volta di fila la Juventus ci alza una coppa in faccia. Nonostante la sconfitta resta il buonissimo cammino fatto in campionato, l'accesso all'Europa e la possibilità di disputare la finale di Supercoppa Italiana proprio contro la Juventus. Il mercato estivo laziale inizialmente vede le cessioni illustri di Biglia e Hoedt, ben 37 milioni in due 2, e l'arrivo di Lucas Leiva dal Liverpool, di Marusic dall'Ostende, di Caicedo dall'Espanyol e di Di Gennaro dal Cagliari, anche se in realtà era svincolato. Il 13 agosto 2017 la Lazio dopo 4 anni torna ad alzare un trofeo, ovvero la Supercoppa Italiana firmata Murgia in una rocambolesca partita disputata contro la Juventus e vinta per 2-3. In questo match comincia l'ascesa di Luis Alberto da possibile addio al calcio a titolarissimo nel 3-5-1-1 di Inzaghi alle spalle di Immobile, complici anche la lesione all'adduttore di Felipe Anderson e la cessione di Keita al Monaco per 30 milioni, sopperita con l'acquisto di Luis Nani, campione d'europa con United e Portogallo. Comincia la stagione 2017/2018 ed è un vero tripudio per i biancocelesti, gioco spumeggiante, giocate di alta scuola, gol a valanga, qualificazione ai sedicesimi di Europa League dopo appena quattro partite, raggiunte le semifinali di Coppa Italia e vittoria meravigliosa allo Juventus Stadium contro la Juventus dopo 15 anni. Tuttavia l'ultima parte del 2017 non è solo gioia, ma anche rodimento di fegato e deglutizione di bocconi amari dati i clamorosi furti subiti contro il Torino e la Fiorentina con tutto l'aiuto del sistema VAR, che sottraggono ben 5 punti alla Lazio con i quali, data anche una partita in meno da disputare con l'Udinese in casa, si sarebbe trovata coinvolta nella piena lotta scudetto. Dopo questa sintesi, la quale ho cercato di rendere più breve possibile ma come avete avuto modo di vedere è stato un anno incredibile e ricco di avvenimenti, posso cominciare a dispensare le mie opinioni su questa squadra. Non ho paura di dire che questa Lazio, nello specifico quella vistasi da Agosto ad oggi, è la Lazio più forte della storia, ad esclusione dell'era Cragnotti. Voi direte anche più di quella scudettata del 74? Ed io vi rispondo, due punti aperte virgolette, a livello tecnico assolutamente sì, ma quello era un altro calcio dove testa, cuore e attributi contavano molto di più a dispetto di oggi, ove si tarpano le ali a squadre meno potenti di altre. Tornando al discorso puramente tecnico ci tengo a sottolineare come la Lazio di Simone Inzaghi abbia sopperito in maniera egregia alle partenze di Biglia e Keita con giocatori quali Lucas Leiva e, soprattutto, LUIS ALBERTO. Signori Luis Alberto è il numero 10 che aspettavamo da una vita, un giocatore tecnicamente sopraffino in grado di segnare e far segnare tutta la squadra, attualmente per lui 7 gol e 8 assist tra campionato, Coppa Italia ed Europa League. Con le sue prestazioni si è meritato la convocazione in nazionale e ha permesso alla Lazio di occupare le posizioni che merita, supportato poi da un altro mostro del calcio moderno, Sergej MILINKOVIC-SAVIC. Il serbo si sta confermando su livelli altissimi con continue giocate di alta scuola e ben 6 gol tra campionato ed Europa League tanto che il suo valore di mercato oscilla intorno ai 100 e passa milioni di euro. Ovviamente non si può non sottolineare la mostruosa prima parte di stagione di Ciro Immobile con 26 gol, compresa la prima gara del 2018 contro la Spal, tra campionato, Coppa Italia, Supercoppa Italiana ed Europa League, numeri da capogiro che lo proiettano verso la scarpa d'oro, ed insieme a quella del napoletano va sottolineata la grandissima stagione di Stefan De Vrij, di cui spero nel rinnovo anche se lo vedo molto improbabile, che, aiutato da un formidabile Strakosha, ha limitato il più possibile le scorribande di attaccanti come Kalinic, Icardi, Dzeko e Dybala. Infine bisogna sottolineare come tutto il gruppo sia coeso e partecipi in maniera attiva alla causa biancoceleste, mi vengono in mente i vari Bastos, Wallace, Anderson, Lulic, Lukaku, Parolo e su tutti Radu, che da terzo centrale di sinistra sta dimostrando tutto il suo valore in una stagione dove non prende un'insufficienza neanche a pagarlo. In estate ogni laziale aveva pianto lacrime di dolore davanti alle partenze di due pedine fondamentali come Keita e di Biglia, ma a distanza di sei messi da quei giorni nessuno di noi sente più il peso di quelle cessioni addosso, anzi al contrario le osanna e ringrazia perché ci hanno permesso di vedere due calciatori come Leiva e Luis Alberto all'opera. L'unico piccolo appunto è tentare di reintegrare al massimo Felipe Anderson nell'undici titolare, questo sarà compito del grandissimo Mister Inzaghi, di modo che il brasiliano possa tornare sui suoi livelli e rivelarsi l'arma in più di una Lazio che ad oggi sembra stratosferica.
Credo di aver elogiato adeguatamente questa squadra e per quanto fatto mi sento di assegnargli come voto un 9 pieno, compreso tutto l'anno solare, che non diventa 10 solo per la sconfitta in finale di Coppa Italia contro la, ahimè, più forte Juventus. Speriamo che questo 2018 ci porti gioie ancora maggiori e che ci continui a dare conferme su quanto questa Lazio è forte e quanto può ancora far vedere a tutta la Serie A. Le basi sembrano esserci e i 5 gol segnati a Ferrara possono essere il preludio di una stagione con i fiocchi.

















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