lunedì 19 dicembre 2016

Ancora una prova di grande spessore!!! La Lazio vince e convince.

Se quest'estate alla notizia delle dimissioni di Marcelo Bielsa molti tifosi erano tristi per la riconvocazione di Inzaghi, molto probabilmente adesso si sono ricreduti tutti visto che alla 17° giornata la Lazio è terza a pari punti con il Napoli a ben 34 punti e ciò sta a significare una media di due punti a partita. Ancora una strepitosa prova del team Inzaghi, soprattutto nel primo tempo, piega le gambe ad una Fiorentina la quale ha il merito di crederci fino alla fine particolarmente dopo il gol dell'ex Mauro Zarate. La vittoria targata Inzaghi è stata ottenuta con il 3-5-2, modulo ogni tanto adottato dall'ex centravanti del Piacenza, in cui Anderson è sacrificato come terzino. Da sottolineare sicuramente le ottime prove di Bastos al rientro e del giovane Cataldi nel far le veci di Marco Parolo. Il primo tempo, come detto, è di assoluto dominio biancoceleste con i padroni di casa vicini al vantaggio al 9° per merito del colpo di testa di Bastos respinto da Tatarusanu. Poco dopo il colpo di testa dell'angolano è Ciro Immobile a spaventare gli ospiti con un destro potente terminato alto al termine, perdonate il gioco di parole, di una mischia furibonda in area. Queste occasioni sono il preludio al gol firmato Keita in diagonale su servizio di Milinkovic, imbeccato centralmente da Anderson. Con la Lazio avanti nel risultato la viola si spinge alla ricerca del gol, che però risulta infruttuosa di fronte alla grande prova tecnico-tattica dei biancoazzurri che sul finire del primo tempo raddoppiano con il calcio di rigore trasformato da Biglia, rigore procurato egregiamente da Savic, che quando vede viola, vede il demonio e diventa inarrestabile. La ripresa al contrario di fine primo tempo inizia con un calcio di rigore netto per fallo di Biglia su Cristoforo concesso alla Fiorentina, che Marchetti riesce a neutralizzare; nello specifico ad Ilicic. L'ingresso in campo di Zarate scuote i viola che accorciano le distanze al 65° proprio grazie ad un gol dell'argentino abile ad approfittare di una corta respinta di Biglia a porta sguarnita. Inzaghi al 68° decide che è il momento di cambiare ed inserisce Kishna, impalpabile come al solito, al posto di uno straripante Keita. La viola, dopo aver accorciato le distanze, si rende pericolosa solo con tiri dalla distanza di Bernardeschi e con il gol di mano di Sanchez all'85° giustamente annullato dall'arbitro Irrati. Inzaghi nel corso dell'ultimo quarto d'ora richiama anche Anderson e Cataldi in panchina per inserire Wallace e Murgia. La Lazio continua a difendersi e a soffrire fino al 90°, quando un contropiede gestito magistralmente da Immobile permette a Radu di fissare il risultato sul 3 a 1 per i padroni di casa. La Lazio batte la viola e vendica la figuraccia rimediata nella scorsa stagione quando il finale dell'Olimpico recitava 2-4 per i fiorentini.













































       






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