lunedì 1 febbraio 2016

Ennesima prova incommentabile!!! Quest'anno la crisi è eterna.

Bisogna rassegnarsi alla nuda e cruda realtà, la Lazio della scorsa stagione si è volatilizzata nel nulla e gli attuali calciatori della rosa sono lontani parenti dei mostri visti nel 2015. Oltre tutto anche Pioli spesso non ne azzecca una e di Lotito non voglio neanche parlare. Il match con l'Udinese è l'emblema di una stagione fallimentare, come quello con il Carpi o con la Samp o con il Palermo, emblema di una squadra che contro tutte le squadre che stanno andando male in questa stagione, Samp e Palermo, e con le piccole, Udinese e Carpi, non riesce a fare più di un punto. Ad aggravare la situazione c'è un secondo tempo giocato 11 contro 10 e una serie allucinante di infortuni e squalifiche che ci proiettano al match con il Napoli di mercoledì sera senza Matri, Gentiletti, De Vrij, Bisevac, Marchetti, Cataldi, Biglia, Djordjevic, Kishna, Radu e Milinkovic. Inutile stare qui a parlare dell'inspiegabile scarso impiego di Morrison, dell'ostinazione nello schierare Djordjevic, nell'involuzione di Anderson e via discorrendo. Il primo tempo fino al 42° minuto dell'espulsione di Danilo è dominato dai friuliani che sfiorano il gol in qualche occasione senza sporcare i guantoni di Berisha, ma paradossalmente l'azione più pericolosa è quella sprecata da Djordjevic incapace di buttare la palla in rete dalla riga di porta, qualcosa di orrendo. Come detto sopra al 42° viene espulso Danilo per somma di ammonizioni a seguito di un fallo proprio ai danni di Djordjevic, che costringerà Pioli a sostituirlo con Matri. Per la parentesi sfiga ed infortuni al 6° minuto usciva Bisevac ed entrava al suo posto Mauricio: anche questo movimento societario è incommentabile. Sul finire di primo tempo dal limite dell'area piccola Konko spara in curva un assist ottimo di Mauricio, divorandosi un altro gol assurdo. Nella ripresa con la Lazio in 11 ci si aspetta qualcosa di più dagli ospiti che invece non concludono un bel niente con le due uniche occasioni pericolose create da Keita e Konko; il primo con una violenta botta della distanza terminata fuori e il secondo con un colpo di testa, quasi involontario direi, che si spegne sul fondo. A 6 dal termine l'occasione pericolosa arriva anche per l'Udinese con Thereau abile ad ubriacare prima Mauricio e poi Hoedt, due difensori inguardabili tra i peggiori della Serie A, e a calciare in porta, trovando l'opposizione di Berisha. Subito dopo quest'azione Celi espelle Matri per proteste nei confronti del quarto uomo a seguito di un fallo netto subito in fase offensiva e non fischiato al centravanti ex Cagliari. Con il ritorno alla parità numerica la partita può dirsi finita e infatti la cosa più interessata sarà la rissa nello spogliatoio all'87° capitanata dal team manager laziale Maurizio Manzini. La Lazio si rende autrice di un'altra pietosa prestazione e non approfitta delle sconfitte di Empoli e Sassuolo per tentare il sorpasso in classifica. In tutto questo mercoledì affronteremo il Napoli di Higuain, 11 gol in 9 gare ai biancocelesti, con una squadra allo sbando totale che però nei match contro le grandi spesso si esalta.
















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