domenica 29 novembre 2015

La Lazio si qualifica ai sedicesimi di EL come prima in classifica!!! 13 punti e vetta della classifica.

La Lazio, modalità Europea, non conosce rivali, almeno nel suo girone, e grazie alla quarta vittoria consecutiva si qualifica ai sedicesimi di Europa League in qualità di prima classificata: cosa che non accadeva dalla stagione 2012-2013, quando la Lazio si posizionò davanti a Totthenam, Panathinaikos e Maribor. Tutto sommato è stata decente la prestazione laziale che si aggiudica i tre punti contro una formazione che è un lontano parente della finalista della scorsa stagione, difatti pesano come macigni le cessioni di Kalinic e Konoplianka. Contro il Dnipro vengono lasciati a riposo Marchetti, Basta, Lulic, Biglia, Anderson, Keita e Djordjevic in vista del match di Empoli da mister Pioli, che propone un inconsueto 4-4-2 con il centrocampo composto da Parolo e Cataldi, Candreva e Kishna sugli esterni e con un binomio offensivo tutto nuovo composta da Matri e Klose. Io personalmente mi aspettavo un Dnipro più offensivo e legato alla causa, visto che con 3 punti e dato il pareggio del Saint Etienne aveva ancora qualche possibilità di qualificarsi, invece gli ucraini hanno disputato una prestazione sottotono tanto da passare in svantaggio al quarto minuto grazie all'asse Parolo-Candreva con l'ex Parma che inventa e l'ex Cesena che finalizza. Cinque minuti dopo viene negato un rigore netto ai padroni di casa per fallo su Kishna, che gestiscono il gioco per tutto il primo tempo sfiorando il raddoppio anche con un destro dal limite di Klose e con un colpo di testa di Gentiletti rimpallato da Mauricio. L'inizio ripresa è identico al primo tempo con la Lazio che gestisce e il Dnipro in bambola, eppure, dopo un tentativo da centrocampo di Matri, al 64° Bruno Gama alla prima vera occasione pericolosa per gli ospiti pareggia con un destro di prima a fil di palo molto bello, tuttavia l'azione in principio è viziata da un fallo ai danni di Mauricio non fischiato dall'arbitro. Il pareggio ucraino suggerisce a Pioli di sostituire Klose con Milinkovic e neanche fosse un talismano, appena entrato il serbo la Lazio pareggia con un destro secco dalla distanza di Parolo a spiazzare Boyko, complice una deviazione di Mandzjuk. Successivamente Pioli richiama anche Matri e Kishna inserendo Djordjevic e Lulic, il quale a un minuto dal termine spreca una chance colossale per trovare il gol del pari. Intanto qualche minuto prima Selz'nov, veramente un bel giocatore a mio avviso, aveva sfiorato il gol del pari con un destro deviato sul fondo da Berisha. Sull'ultima azione la Lazio trova il gol del definitivo 3 a 1 con Djordjevic abile a trasformare in rete con una splendida girata un tiraccio al volo di Cataldi dal limite dell'area; è il terzo gol per il serbo in due apparizioni in Europa League. La Lazio batte il Dnipro, che doveva essere l'avversario temibile del girone, e si qualifica come prima a quota 13 punti ai sedicesimi di Europa League, grazie anche al pari dei francesi in terra norvegese dove al gol di Soderlund, bel giocatore anche lui, ha risposto su rigore Roux.





















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