venerdì 2 ottobre 2015

Si torna a vincere in Europa!!! Ottima vittoria contro una squadra ostica.

La Lazio battendo i francesi ritrova la vittoria in Europa League dopo quasi due anni di astinenza, infatti l'ultima volta che i tifosi laziali avevano gioito (si fa così per dire visto cosa accadde con la polizia polacca) in E. L. risale alla vittoria a Varsavia per due a zero grazie alle reti di Anderson e Perea. Stefano Pioli dimostra, come un po' tutti gli allenatori della Serie A, di snobbare l'Europa League e per tale ragione schiera una formazione ricca di riserve, difatti sono ben sei i calciatori diversi dal match di Verona, Berisha al posto di Marchetti, Radu e Hoedt al posto di Lulic e Gentiletti, Onazi e Keita al posto di Parolo e Kishna e Mauri al posto di Djordjevic. Probabilmente a causa del vasto turn-over i francesi, secondi nel loro campionato, si rivelano avversari temibili e vanno subito in vantaggio con Sall, approfittando di una dormita clamorosa della retroguardia biancoceleste su un'azione di calcio d'angolo, in particolare di Biglia e di Hoedt, sul quale nutro sempre più dubbi. L'olandese risulta più utile in fase offensiva piuttosto che in quella difensiva tanto da impegnare severamente Ruffier con un colpo di testa respinto sulla linea dal portiere avversario. Nonostante questo moto di orgoglio la Lazio soffre i francesi in particolare sui calci piazzati tanto che al 14° Roux colpisce la traversa con un colpo di testa su corner da destra. Sebbene il buon momento dei francesi la superiorità tecnica dei laziali è innegabile e si vede quando Felipe Anderson accende il turbo, ubriaca un avversario, crossa verso il centro dell'area di rigore e a seguito di un rimpallo il pallone termina sui piedi di Onazi che firma la rete dell'1 a 1. Al 33° un episodio cambia la partita, nel particolare il gomito alto di Beric provoca una ferita sul volto di Mauricio e comporta l'espulsione per il centravanti francese, a mio avviso un po' eccessiva in quanto il colpo non sembrava volontario. Negli ultimi cinque minuti ci sono due occasioni clamorose da una parte e dall'altra: al 40° è Berisha ad anticipare Corgnet, che aveva bruciato Hoedt, e al 45° è Mauri a calciare alle stelle da posizione invitante un servizio perfetto di Biglia. Durante l'intervello Santiago Gentiletti sostituisce l'infortunato Mauricio e la ripresa si apre con il raddoppio biancoceleste firmato Wesley Hoedt lesto ad anticipare un avversario e ad appoggiare nella porta sguarnita il pallone deviato dal portiere avversario sul calcio di punizione battuto da Lucas Biglia. La Lazio con l'uomo in più domina tranquillamente il match e al 63° Pioli decide che è il momento di far rientrare in campo Alessandro Matri, out dal match di Napoli, al posto di uno stremato e ancora fuori forma Stefano Mauri. La partita continua su ritmi molto blandi se non per qualche fiammata ad esempio quella di Bahebeck che chiama Berisha al grande intervento o il triangolo tacco e cravatta fra Milinkovic e Anderson che comporta il fallo e il conseguente secondo giallo per Sall costretto ad abbandonare anzitempo il campo da gioco, lasciando i suoi compagni in 9; intanto al 74° Cataldi aveva sostituito l'autore del gol del pari Ogenyi Onazi. In 11 contro 9 la Lazio gioca sul velluto e trova il terzo goal di giornata con Lucas Biglia, che è anche il suo terzo stagionale, abile a trasformare in rete una corta respinta di Ruffier su un cross dalla sinistra di Keita. La partita dovrebbe essere finita e invece gli ultimi 6 minuti diventano un'agonia incredibile per i supporters biancoceleste costretti ad assistere al disastro difensivo di Basta e Berisha sul gol del 3-2 di Monnet-Paquet, il quale con un pallonetto chirurgico umilia l'uscita a vuoto del portiere albanese e al colpo di testa di Pajot sfilato di poco al lato del palo destro della porta laziale a 3 dal termine. Al 90° un contropiede laziale guidata da Anderson si conclude con il piazzato sul primo palo di Alessandro Matri respinto con il piede da un ottimo Ruffier. Nonostante la smaltita finale la Lazio porta a casa i tre punti e si trova in testa alla classifica del proprio girone a pari punti con il Dnipro, risultato vincente nella sfida in trasferta con il Rosenborg.








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