giovedì 21 maggio 2015

Settima Coppa Italia mancata!!! Quanta amarezza per quel palo-palo.

Non credo che riuscirò mai a riprendermi da quel doppio palo colto da Djordjevic al 94° minuto durante il primo dei due tempi supplementari. Sinceramente sono amareggiato oltre ogni dire, perché avrei preferito perdere 3 a 0 senza neanche un tiro in porta, piuttosto che fare la partita per oltre 90 minuti contro i Campioni d'Italia e i finalisti della Uefa Champion's League 2014-2015 per poi perdere in questo modo con un doppio palo centrato e una papera del portiere sotto la Nord. Dal punto di vista tecnico Pioli dispone la squadra in una maniera eccellente, Cataldi si rende autore di una grande prestazione al posto dell'infortunato Biglia, De Vrij e Gentiletti si dimostrano un'ottima coppia difensiva e il reparto offensivo continua a creare numerose occasioni da gol contro qualunque avversario. L'unica critica per il mister è quella di aver relegato in panchina Marchetti per far giocare un portiere a mio avviso indegno di calcare i campi della Serie A. Eppure quel gol di Radu a tre minuti dal fischio di inizio ci aveva fatto sperare in un idillio biancoceleste con una sonora lezione da impartire alla squadra numero 1 di Italia degli ultimi anni; il romeno è stato abilissimo nel saltare più in alto di tutti e nel trafiggere Storari, sfruttando il cross da calcio di punizione di Cataldi. Le nostre speranze vengono subito ridimensionate dalla girata al volo di Chiellini su sponda di Evra con la colpevolezza di Berisha che prima esce dalla porta e poi a metà strada cambia idea, trovandosi spiazzato davanti al tiro del centrale juventino. Nonostante il gol del pari la Juventus si spegne e la Lazio passeggia fra le sue ceneri, sfiorando il gol con Cataldi al 27°, tiro debole bloccato da Storari, e con Parolo al 32°, girata, su appoggio involontario di Pogba, che si spegne sul fondo. Nella ripresa il match si addormenta e fino all'infortunio di Radu, sostituito da Mauricio con il conseguente passaggio alla difesa a tre, non c'è quasi nulla da registrare. La Lazio si risveglierà con l'ingresso di Djordjevic, che due minuti dopo aver sostituito Klose, viene lanciato da solo contro Storari, mancando il controllo decisivo. Ormai la partita è indirizzata verso i supplementari, anche se un brivido di terrore scorre lungo le schiene dei tifosi laziali, quando Matri in posizione di fuorigioco insacca il pallone del sorpasso, per fortuna il guardalinee è abile nella chiamata. La partita termina sull'1 a 1 e le due formazioni si preparano per i tempi supplementari. Succede tutto tra il 94° e il 97°. Il minuto 94 passerà alla storia come il momento più devastante della storia di un calciatore, ovvero di Filip Djordjevic, il quale raccoglie un passaggio di Parolo e spara un siluro di dimensioni atomiche verso la porta di Storari, che coglie prima il palo destro, poi rimbalza sulla linea di porta e infine, prima di uscire dallo specchio della porta, centra anche il palo sinistro. Qualcosa di mai visto. Il minuto 97 invece passerà alla storia come una bastonata ai danni di un'intera tifoseria, costretta ad assistere ad un papera di Berisha su un tiraccio dal limite dell'area di Matri, che porta gli ospiti in vantaggio. Non serve l'ingresso in campo di Keita nella ripresa al posto di De Vrij per smuovere le sorti di un match ormai compromesso che vede la Juventus vincitrice della Coppa Italia per la decima volta nella propria storia.









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