lunedì 27 aprile 2015

Lazio, sempre un punto sopra!! Con il Chievo pareggio amaro.

La Lazio con 9 calciatori indisponibili scende in campo contro un Chievo in ottima forma, fa la partita per 70 minuti, spreca 3 o 4 palle gol clamorose, subisce il gol del pari e allunga solo di un punto sui cugini romanisti, caduti a Milano con l'Inter. Con queste tre righe ho riassunto la partita che, dall'inizio di questo campionato, può essere considerata la più grande amarezza e di cui possiamo guardare sicuramente più al bicchiere mezzo vuoto che a quello mezzo pieno, perché non è ammissibile per una squadra in lotta per il secondo posto pareggiare contro una squadra ormai salva che gioca solo per divertirsi e non approfittare della sconfitta dei diretti concorrenti, senza contare la vittoria del Napoli con la Samp, la quale rimette in gioco i partenopei nella corsa alla Champion's League. Il Chievo dal canto suo ha fatto la sua sporca partita, difendendosi e giocando di contropiede, e se ha ottenuto il pari un grande merito lo ha il suo portiere, Bizzarri ex Lazio, autore di ottime parate. Nei primi 44 minuti la Lazio sfiora il gol in più occasioni con tiri dalla distanza di Candreva o con gli inserimenti di Anderson, oggi apparso un po' fuori dal gioco. Le due grandi occasioni capitano a  Candreva e a Novaretti; la prima, davvero clamorosa, vede il centrocampista laziale a tu per tu dall'interno dell'area piccola su sponda di Lulic con Bizzarri, che riesce ad opporsi al mancino dell'ala laziale, e la seconda, invece, un destro dai 20 metri di Novaretti, diretto all'incrocio dei pali, deviato in corner dal portiere argentino. Nonostante le due grandi parate Bizzarri non può nulla sul vellutato tocco sotto di Klose all'ultimo minuto, grandissimo il gol del tedesco. La ripresa inizia con un diagonale di Basta, che si spegne sul fondo, e con una botta di Candreva, terminato alla destra della porta difesa da Bizzarri. Al 57° Anderson fa partire un contropiede, mette Candreva a tu per tu con Bizzarri, il laziale si allarga, aspetta l'arrivo di un compagno e serve Onazi, che a porta sguarnita, ma con un muro di maglie gialloblu dinnanzi a sé calcia addosso a un avversario senza trovare il gol, occasione monumentale sprecata dai biancocelesti. Al 60° entra Keita al posto di Klose ed è proprio lo spagnolo al 71° a chiamare Bizzarri alla terza grande parata del match con una botta potentissima di destro alzata sopra la traversa dal portiere veronese. Il Chievo in pratica non esiste per tutta la partita, poi però con l'inserimento di Feftatzidis rinsavisce e al 76° Alberto Paloschi sigla un gol al volo di grande caratura e porta i suoi sull'1 a 1. Per reagire al pari Pioli tra l'82° e l'85° inserisce Ederson e Perea al posto di Lulic e Onazi, ma non ottiene l'effetto sperato tanto che a due dal termine Basta devìa sul fondo un tiro a botta sicura di Paloschi, salvando il risultato. La Lazio esce da questa sfida con la consapevolezza di aver perso due punti piuttosto che di averne conquistato uno sulla Roma e inoltre con la certezza che bisogna concretizzare di più tutte le occasioni da gol, che vengono create nell'arco dei 90 minuti.







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