mercoledì 28 gennaio 2015

Vittoria di misura!!! Espugnata Milano e conquistata la semifinale di Coppa Italia.

A distanza di quattro giorni dall'ultimo match fra le due compagini la Lazio si riconferma superiore al Milan con una vittoria di misura, che la proietta alle semifinali di Coppa Italia ove affronterà la vincente di Napoli-Inter. E se la Lazio continua a fornire buone prestazioni e a convincere la propria tifoseria, il Milan tutto al contrario è una squadra irriconoscibile rispetto a quella di inizio campionato senza ambizioni e senza un organico degno del nome che porta. A pensare che solo 8 anni fa la squadra rossonera alzava la coppa dalle "grandi orecchie", mentre adesso fatica ad arrivare alla finale di Coppa Italia a cui non partecipa dalla stagione 2002-2003, che la vide vincitrice contro la Roma, e ad ottenere l'accesso all'Europa League, visto che la Champion's League è solo un miraggio, mi viene la pelle d'oca e non riesco a capacitarmi di come si possa distruggere in questo modo una squadra, discorso simile vale per l'Inter. Ciò si evince dopo appena otto minuti dal fischio d'inizio; Abate con un passaggio suicida, analogo a quello di Montolivo di sabato sera, mette Klose nella situazione di portare la Lazio in vantaggio, situazione non sfruttata dal tedesco, che spreca malamente a porta vuota. Poco dopo Menez emula Abate e con un retropassaggio manda in porta Keita, che viene anticipato di pochissimo da Abbiati. I tanti errori cominciano a far preoccupare Inzaghi, il quale redarguisce i suoi aspettandosi una reazione che arriva con la girata mancina di Cerci, in fuorigioco, respinta abilmente da Berisha e il tiro a giro di Menez su calcio di punizione spentosi sul fondo. La reazione insufficiente dei milanisti sprona gli ospiti a cercare con più insistenza il goal, goal che arriva su calcio di rigore sacrosanto per un fallo di mano di Poli, trasformato da Lucas Biglia senza lasciare scampo ad Abbiati. Purtroppo per la Lazio l'arbitro Rocchi per la legge di compensazione, dopo aver assegnato il rigore agli ospiti ammonisce due volte Cana, nel secondo caso ammonizione giusta, mentre nel primo caso giallo che lascia più di qualche dubbio, consentendo al Milan di giocare tutta la ripresa con l'uomo in più. A causa dell'espulsione di Cana, Pioli ad inizio ripresa sostituisce Cataldi con Novaretti e per colpa di una botta al costato dieci minuti dopo è costretto a richiamare Mauricio per inserire Basta al suo posto. La partita continua su ritmi blandi con tiri non pericolosi sia da una parte con Honda sia dall'altra con Klose fino al momento della bellissima girata di Pazzini, che avrebbe portato il risultato in parità se il "Pazzo" non avesse prima controllato il pallone con un braccio. Nonostante il Milan cerchi il pari, la Lazio gioca la sua partita di contenimento senza rischiare troppo dietro, tuttavia si rende comunque pericolosa in contropiede come al 77°, quando Keita tutto solo si defila sulla sinistra e calcia in diagonale, colpendo il palo alla sinistra di Abbiati. La partita non ha altro da raccontare se non per un altro goal annullato al Milan, questa volta a Cerci pescato dal guardalinee sul filo del fuorigioco. Lo scontro tra le due compagini più antiche delle rispettive città finisce con la vittoria della prima squadra della capitale che in semifinale incontrerà la vincente di Napoli-Inter.











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