martedì 30 settembre 2014

Seconda vittoria in campionato e prima tripletta per Djordjevic!!! In gol ancora Parolo.

Partita dal doppio volto quella giocata nel monday night di Palermo al Renzo Barbera, in cui la Lazio ha sconfitto i diretti avversari addirittura per 0-4, nonostante i padroni di casa non meritassero un passivo così pesante. La squadra di Pioli ha recuperato De Vrij, rientrato dalla squalifica, a cui è stato affiancato Cana, e si è schierata con l'ormai collaudato 4-3-3 con la differenza dell'inserimento di Mauri, dal primo minuto, alle spalle di Djordjevic, affiancato a sinistra da Lulic e a destra da Candreva, con Parolo, a far legna in mezzo al campo, e con Onazi, a dettare il gioco. La Lazio parte bene con l'uomo rivelazione di questo inizio di stagione; Edson Braafheid, il quale calcia verso la porta rosanero e chiama Sorrentino alla parata in tuffo. Da questo momento in poi per circa 40 minuti il Palermo dominerà il match, alternando occasioni clamorose a decine di minuti in cui non accadrà nulla. La prima occasione è di Dybala, che calcia con il destro sfiorando il palo alla sinistra di Marchetti, impaurendo i tifosi laziali. Subito dopo è Vazquez a chiamare Marchetti alla parata plastica, dopo aver calciato malamente dalla sinistra. Come detto prima per circa 30 minuti non succede nulla, finché al 40° non si sveglia Vazquez, che salta De Vrij con un tunnel e calcia, spedendo il pallone fuori di pochissimo. Quest'azione clamorosa fallita dal centrocampista rosanero fornisce fiducia ai padroni di casa, che questa volta vedono negarsi il gol da una strepitosa parata di Marchetti. Nel calcio si sa proprio nel tuo momento migliore arriva il gol degli avversari ed è questo che capita alla squadra siciliana, quando al 43° Djordjevic insacca a porta vuota un assist dalla destra di Candreva, siglando il suo primo gol in Serie A. Il primo tempo si conclude con una botta in diagonale di Mauri, respinta con i pugni da Sorrentino. La ripresa comincia con il tiro dalla distanza di Dybala respinto in tuffo da Marchetti. Al 57° Pioli compie il suo primo cambio inserendo Anderson al posto di Candreva. Per una decina di minuti la partita si incattivisce e si presenta a tratti noiosa, finquando Feddal non la risveglia divorandosi un gol clamoroso a 2 metri dalla porta, colpendo in tuffo di testa e spedendo il pallone incredibilmente fuori. Allora la Lazio risponde con una magia di Felipe Anderson, unica giocata buona di tutto il match, che serve in mezzo Djordjevic, il quale cerca il gran gol di tacco parato da Sorrentino, che si supera e devìa anche il tiro a botta sicura di Parolo dagli undici metri. Passano circa 4 minuti e il serbo si fa perdonare la leziosità precedente, ricevendo un assist di Lulic, mettendo a sedere Terzi e spiazzando Sorrentino, portando così la Lazio sullo 0-2. A seguito del raddoppio biancoceleste Pioli tra il 77° e l'81° esegue due cambi, inserendo Ciani e Ledesma al posto di Brafheeid e Mauri. Ricorderemo questa partita come la serata del serbo Djordjevic, che all'83° raccoglie un assist direttamente da Marchetti e batte con un diagonale al volo da posizione impossibile un incolpevole Sorrentino. Dopo il 3° gol il Palermo dà forfeit e la Lazio spadroneggia con Felipe Anderson, che salta tutta la difesa siciliana e arriva davanti a Sorrentino, ove pecca di egoismo cercando il gol invece di servire Djordjevic tutto solo, che avrebbe calciato a porta sguarnita. Infine all'ultimo minuto arriva il tanto agognato quarto gol laziale con Marco Parolo, che con un bel diagonale trasforma in oro un calcio di punizione di Cristian Ledesma. Ottima vittoria per i biancocelesti, seconda stagionale e prima in trasferta, che dovranno ripetersi nel match di domenica prossima contro il Sassuolo.













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