martedì 6 maggio 2014

Si allontana la speranza Europa League!!! Ci tiene in gioco soltanto la matematica.

Un pareggio assurdo e rocambolesco, identico a quello interno con il Torino, ci allontana dalla zona Europa League, che oramai sembra sempre più un miraggio. Il match del lunedì sera ha messo in evidenza le solite carenze difensive biancocelesti e i limiti del mister che ormai tutti conoscono. Non riesco a capire come si possa andare due volte in vantaggio per poi farsi superare nel finale, perché il gol di Keita alla mezz'ora su perfetta azione di ripartenza biancoceleste ci aveva dato delle speranze, in una partita che fino a quel momento aveva visto solo il Verona avvicinarsi al gol prima con un clamoroso errore di Toni a tu per tu con Berisha e poi con un violento tiro di Marquinho terminato sul fondo. Proprio Marquinho al 37° approfitta di una dormita difensiva di Cana e Biava e trafigge Berisha, riagguantando la parità. A questo punto la Lazio reagisce e cerca il gol del nuovo vantaggio con due azioni di mischia, trovandolo anche in un'occasione con Biglia, ma a gioco fermo a causa di un fallo di confusione commesso da Lulic. La ripresa si apre come si era chiusa la prima fase con la Lazio all'attacco stavolta con Mauri che vede il suo colpo di testa salvato sulla linea da Moras, il quale poco dopo con un colpo di testa spaventa la tifoseria biancoazzurra sfiorando di poco l'incrocio dei pali. Nonostante quest'azione veronese, la partita continua a farla la Lazio che al 60° si porta in vantaggio con Lulic, che irrompe in area Veronese e non lascia scampo a Rafael. Passano 9° minuti e sull'ennesima dormita della retroguardia biancoceleste Iturbe viene lanciato a rete, castigando Berisha e portando il Verona sul 2 a 2. A questo punto Reja inserisce Klose al posto di Biglia. Un minuto dopo Toni in posizione di fuorigioco si vede negare la gioia del gol dalla bella parata di Berisha. All'81° Candreva non al meglio viene richiamato in panchina ed al suo posto entra Anderson ed un minuto dopo entra Gonzalez al posto di un infortunato Cana. All'83° la Lazio subisce un gol incommentabile, roba da terza categoria, che vede Romulo iscriversi al tabellino dei marcatori. La Lazio subisce il colpo, in particolare Lulic, che trancia le gambe a Iturbe e si prende il rosso diretto a quattro dalla fine. A questo punto l'Hellas domina in tranquillità, ma Berisha salva ancora su Toni non in giornata. Quando tutto sembra finito Mazzoleni concede un rigore abbastanza dubbio per un fallo subito da Klose, che Mauri prima sbaglia e poi sulla corta respinta trasforma nel 3 a 3, che dal punto di vista matematico tiene ancora in vita la Lazio. Questa partita è il simbolo della stagione 2013-2014, una stagione disastrosa dalla quale bisogna prendere esempio per non ripeterne altre in futuro.







































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