venerdì 28 gennaio 2011

Ma perché dobbiamo gettare tutto al vento?

Perché? Questa è la domanda principale che ogni laziale si è posto al termine di Bologna-Lazio, una partita (della Lazio) orrenda sotto tutti i punti di vista, senza gioco, senza grinta e contornata da zuffe inutili, dalle quali vorrei astenermi. Non ci sono parole per commentare questo scempio del gioco del calcio, sono veramente deluso dalla prestazione biancoceleste. Come al solito Reja ci mette del suo, non riesce a caricare la squadra e dopo il gol di Floccari invece di intimare alla squadra a una maggiore ricerca del gol definitivo, lascia che lo scempio si verifichi, senza intralciare minimamente le operazioni bolognesi.
Comunque nonostante tutto la Lazio dopo pochi minuti va in gol con Sergio Floccari, che triangola alla perfezione con Hernanes e da solo davanti alla porta spiazza Viviano, che non può opporsi al tiro dell'attaccante di Vibo Valentia. Da questo momento in poi la Lazio sparisce ed il Bologna domina in lungo ed in largo, Di Vaio da solo davanti a Muslera si divora un gol clamoroso, i rossoblu sono costantemente nella metà campo Laziale, fino a che Brocchi riesce a crossare in mezzo all'area dove Floccari indisturbato colpisce di testa, ma Viviano compie un miracolo deviando il pallone in angolo. Il Bologna non demorde ed Ekdal dalla sinistra crossa verso il centro ove Ramirez colpisce di sinistro al volo e trafigge Muslera. Dopo due minuti Di Vaio scambia con Della Rocca e da solo in area di rigore segna il 2 a 1. Prima del termine del primo tempo esce Sculli (problemi muscolari) al suo posto entra Zarate, che 1 minuto prima della fine del primo tempo si vede parare un tiro da Viviano che sarebbe stato sicuramente gol. Nella ripresa non accade nulla finchè Andrè Dias, non commette un'ingenuità e si fa espellere insieme a Gimenez. Di li a poco Di Vaio segnerà il gol del 3-1 su un errore clamoroso di Biava. A fine partita c'è anche una rissa che vede coinvolti Zarate, Moras e Britos. L'argentino salterà le prossime due partite, ora però bisogna rialzarsi e vincere contro la Fiorentina, altrimenti si rischia di gettare al vento tutto il lavoro finora compiuto.

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