giovedì 16 dicembre 2010

Era destino

La mia faccia al 94 minuto di Juventus-Lazio era la faccia di uno che ha appena visto un asino volare, bocca aperta e braccia spalancate, non sono nemmeno riuscito ad arrabbiarmi, in quell'istante ho semplicemente pensato  <<Era destino!!!>>. Non si può perdere così, tu rosichi come un matto e dall'altro lato gioiscono e festeggiano, peggio se il gol che ti manda k.o è un gol come quello di Krasic, che nel tentativo di cross impatta male il pallone, il quale prende un giro anormale e spiazza Muslera, che aveva fatto un buon movimento aspettandosi un passaggio al centro dell'area, ma di sicuro la fortuna non era con noi tanto che il gesto istintivo di Muslera di deviare il pallone ha regalato i tre punti ai bianconeri. Comunque la Lazio non ha fatto un gran partita, pensando solamente alla fase difensiva, poiché questa è l'impronta tattica data da Reja alla squadra, ed anche se siamo secondi e Reja ci sta portando in alto, io prediligo un gioco totalmente diverso, e cioè quello praticato dalle squadre di Zeman. Analizzando la partita a mente fredda bisogna ammettere che la Juventus aveva meritato la vittoria, ma ribadisco che avrei preferito perdere 4 a 1, invece di perdere in questo modo, perché stavamo facendo un'ottima partita dal punto di vista difensivo, come sempre. Prima di raccontare la partita vorrei evitare di bocciare Cavanda che ha mostrato ancora una volta di avere gli attributi, anche affrontando un ottimo giocatore come Krasic.
La partita inizia nel peggiore dei modi per noi che dopo un minuto e mezzo andiamo in svantaggio; sullo svolgimento di un calcio d'angolo alla destra di Muslera, Dias lascia completamente solo Chiellini che sigla il vantaggio bianconero. Ma la Lazio non perde la bussola e dopo appena dieci minuti pareggia, grazie a Mauro Zarate, che ancora una volta ci ha regalato una buona prestazione, il quale segna il gol del pareggio in mischia dopo la deviazione in girata di Hernanes. Qualche minuto dopo Floccari si divora un gol dal limite dell'area calciando fuori di poco dopo aver rubato palla a Bonucci e dopo aver saltato Chiellini. Successivamente la Lazio procura alla Juventus un calcio di punizione dal limite dell'area di rigore, calcia Aquilani e favorito da una deviazione centra in pieno la traversa, la Lazio sembra aver perso il controllo della situazione e Andrè Dias compie un errore madornale che Krasic non sfrutta tentando un pallonetto dal limite dell'area. La Juventus continua a dominare ed al 42° minuto Krasic e Quagliarella clamorosamente sprecano l'occasione di passare in vantaggio. Il primo tempo termina sul risultato di parità. Ad inizio ripresa Muslera compie due buone parate prima su Aquilani, poi su Quagliarella. L'unica azione laziale degna di nota durante la ripresa viene eseguita da Zarate e Mauri, quest'ultimo riesce a far filtrare un pallone fra le gambe dei difensori juventini e Zarate da posizione defilata calcia in porta senza però trovare l' 1 a 2. A due minuti dalla fine la Juventus guadagna un calcio di punizione vicino al vertice sinistro dell'area di rigore laziale, Del Piero cerca il gol, ma si oppone Muslera che compie una gran parata. Quando la partita sembra conclusa a quattro secondi dalla fine Krasic, sostenuto da una buona dose di fortuna, trova il gol del 2 a 1.
Ma non bisogna abbattersi perché una sconfitta con la Juventus ci può stare, ora bisogna prepararsi al meglio per la gara contro l'Udinese una buona squadra che può arrivare tra le prime otto posizioni.

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